giovedì 30 agosto 2012

Noi non pratichiamo la violenza, perché amiamo la VITA

Diranno sempre "Se avessi fatto, se avessi potuto..." diranno "Non ho più l'età per fare certe cose..." e poi "Quando ero giovane forse, ormai non posso più... a una certa età non si fa... alla mia età non sarebbe serio e conveniente farlo...", guarderanno con sospetto i vicini di casa, specialmente se sono stranieri oppure gay, disprezzeranno il lavoro che sono costretti a fare, odieranno i colleghi, sorrideranno al capo ufficio mentre pensano di volerlo morto, sopporteranno i familiari, metteranno le corna alla moglie e parleranno male del marito alle amiche, non sapranno mai che regali fare per Natale ma si metteranno in coda e in fila per ora per comperarli. Si riempiranno la bocca di luoghi comuni insulsi, frasi fatte, opinioni precotte televisive. Avranno mutui da pagare per tutta la vita, e una pensione sempre più lontana e difficile da raggiungere. Saranno vessati dalle banche e dagli strozzini legalizzati, perciò tenteranno la fortuna al gioco e si sputtaneranno i loro soldi e il loro tempo nel tentativo di realizzare una grossa vincita, qualcuno finirà per rovinarsi, ma tanto vale tentare e non pensare che l'unico a incassare certamente è il padrone. Si metteranno a dieta (o almeno annunceranno di averne intenzione) per essere omologati e rientrare nei parametri di normalità, ma torneranno di notte, di nascosto da tutti, a sognare magnifiche torte alla meringa e donne soffici e burrose coi seni e i fianchi generosi. Sogneranno sempre di cambiare vita, magari nei Caraibi, in un'isola nel Pacifico, ma alla fine sceglieranno solo vacanze organizzate o crociere condominiali. Qualcuno, preso da un raptus, ammazzerà la sua compagna, e forse anche i bambini. Perché la rabbia sorda e la frustrazione dei normali, che si ergono a giudici dei diversi, porta anche a questo. E c'è una misoginia profonda nella nostra "cultura". Noi non pratichiamo la violenza, perché amiamo la vita.

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