lunedì 16 luglio 2012

Ray Troll & Horst Fantazzini

Mi piace pensare che questa magnifica opera sia stata realizzata per Horst, anche se non è così. Eppure gli elementi per una dedica ci sono tutti: era del segno dei pesci, amava il mare, adorava la pittura, i disegni e i fumetti e lavorava nel campo della grafica; era un esteta, raffinato, sensibile, nottambulo, acuto osservatore e fine umorista, gli piacevano le sfumature del viola... e forse chissà, una delle sue pistole per tentare qualche rapina è pure finita nell'oceano a tenere compagnia ai pesci.
Di sicuro un rolex d'oro, malauguratamente "perso" in mezzo ai flutti sulla costa romana, durante la sua ultima evasione nel 1990. Un bagno di notte, come troppe volte aveva immaginato in cella, in edifici polverosi fatiscenti e poveri di acqua dove anche farsi una doccia diventa un'impresa. Era un "mare in amore" quasi luminescente e la luna era piena, Horst aveva l'urgenza di riassaporare la libertà, quella rubata sì, dalla galera, e cadere o perdersi è così facile quando finalmente la raggiungi e il cuore ti batte impazzito in petto nella fusione col mondo, con il kaos... 

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