venerdì 27 luglio 2012

Abbattiamo tutti i muri, sulla mostra di grafica al computer del 23 febbraio 1998

Inaugurazione il 23 febbraio 1998 alle ore 17.30 della mostra di Horst Fantazzini "Abbattiamo tutti i muri!". Si tratta di venti opere grafiche realizzate con il computer il cui motivo resta quello di una libertà sognata (l'artista infatti è attualmente detenuto), frutto di un’esperienza maturata anche attraverso il suo lavoro per il Comune di Alessandria di cui realizza i manifesti murali senza poterli vedere affissi. Ma proprio questa sua attività grafica lo aiuta a mantenersi vivo malgrado le mortificazioni del carcere e non a caso traspare qui un senso di vitalità filtrato attraverso il ricordo, di una volontà cioè di non interrompere i rapporti col mondo esterno da cui pure è escluso. E al di là di queste considerazioni si deve dare atto a Fantazzini di possedere la piena padronanza compositiva ed il pieno controllo dei colori. Le opere sono state realizzate valendosi del programma Corel Draw.
Per raccontare Horst Fantazzini ci vorrebbe lo spazio di un'enciclopedia (magari su CD Rom), più difficile poterlo fare in poche righe... ma più della quantità di aneddoti e di fatti che riguardano la sua straordinaria esistenza -a partire dalla sua nascita scomoda e "ribelle": figlio di un compagno eccezionale, l'anarchico Libero- che pure meritano un libro e un film di prima qualità, colpisce la densità del suo mondo interiore. Horst è sempre stato una persona espressiva e creativa, dolcissima, mai banale. Insomma, Horst è proprio un gran figo! Da diversi anni, con abilità e fantasia, aggiornandosi sempre su nuove tecniche grafiche, usa il computer come una finestra, la sua personalissima finestra sul mondo.Realizza progetti grafici per il Comune di Alessandria, ma non gli permettono di mettere il naso fuori. Neanche per vedere i suoi bellissimi manifesti applicati ai muri di quella città. Lui deve stare rinchiuso fino al 2.021, e non chiedetemi il perché.Ma Horst resiste. In un ambiente carcerario sconosciuto alla gente esterna -una sorta di mondo parallelo al nostro, immagini stereotipate copiate forse dai telefilm americani, tanto per allontanarlo sempre di più- ma purtroppo tremendamente vicino e reale; negli ultimi anni anestetizzato dall'eroina, reso ancora più triste dall'AIDS, sempre meno politicizzato e sempre più "normalizzato", con ipocrisia definito educativo (ma in realtà pattumiera sociale senza possibilità di riciclaggio), fatiscente in quelle strutture militaresche costruite coi soldi di carceropoli, assediato da regolamenti folli, anacronistici, persino sadici, e da ancora più assurdi guardiani dell'Umanità... Horst, l'indomabile, strafregandosene (o quasi) delle miserie penitenziarie, continua a scrivere a disegnare per non dimenticare e per non farci dimenticare mai d'essere vivi. Questi disegni, a volte un po' freddi ma solo all'apparenza -in realtà questo ghiaccio è fatto di mille cristalli di fuoco, pronti ad accendersi nei colori più allegri e vivaci- talvolta evanescenti e delicatissimi proprio come ali di farfalle, raccontano il suo SOGNO DI LIBERTÀ, un unico filo ininterrotto che attraverso spazi e tempi recintati dal filo spinato lo ha accompagnato nel corso di questi interminabili anni... anni di ideali, di letture, di ricordi, di speranze, di immagini vivissime proiettate contro un muro ammuffito... anni di lotta, di sangue, di passione, di sacrifici, di vera amicizia e di solidarietà con gli altri (troppi) compagni carcerati. Qualcuno, come Angelo Froglia: il poeta e artista dei falsi Modigliani, è morto ma è sempre presente fra di noi.
Anni d'amore e di grande tenerezza, di riconoscenza e di autentica poesia verso quelle persone che lo hanno riconosciuto e aiutato in circostanze a dir poco avverse, a volte ferendosi nel tentativo di raggiungerlo...
LIBERTA' PER HORST, LIBERTA' PER TUTTE LE COMPAGNE E I COMPAGNI!
Pralina Tuttifrutti, 23 febbraio 1998.

Nessun commento:

Posta un commento